Incontri di primavera - La Reggia di Portici e il Miglio d'oro.
La riscoperta delle delizie vesuviane in epoca borbonica
Sabato 5 giugno | ore 10.30
Reggia di Portici
I segreti e le molteplicità di una gemma artistica, quintessenza delle delizie borboniche del Miglio d’Oro.
con Alessandro D’Alfonso
La reggia di Portici è sempre stata defilata, al massimo confusa con la facoltà di agraria, come se fosse un corpo estraneo. Si tratta invece di una residenza reale amatissima dai Borboni, palcoscenico teatrale della leggerezza del Rococò.
Singolare la sua doppia anima, una rivolta verso il mare, l’altra verso il Vesuvio e indissolubilmente legata ai vicinissimi scavi d’Ercolano. Insolita la soluzione del cortile che l’attraversa e incantevole l’Orto botanico ospitato in una parte del suo enorme parco.
Scopriamo insieme le meraviglie della residenza estiva della famiglia reale borbonica divenuta poi sede della Scuola di Agraria di Portici.
- appuntamento: ore 10.20 all’ingresso della Reggia di Portici
- costo della visita: 14 € a persona
- durata: 2 ore
- numero massimo di partecipanti: 20
- i partecipanti dovranno provvedere autonomamente al biglietto d’ingresso alla Reggia che può essere acquistato on line o presso la biglietteria della Reggia di Portici
Per l’acquisto online del biglietto d’ingresso alla Certosa e Museo Nazionale di San Martino: MUSA Reggia di Portici
I partecipanti, durante l’intera durata della visita, dovranno indossare la mascherina e mantenere il distanziamento di almeno 1 metro.
Info: tel. 081 440438 (da lun. a ven. ore 10.00-14.00) | mail info@progettomuseo.com
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La nostra guida
Alessandro D’Alfonso
Storico dell’arte e guida turistica. Sin da bambino ha la maledetta idea di collezionare tutte le guide di sua nonna, impara tanti nomi di pittori, ha una passione per il Tiepolo, ascolta le spiegazioni delle guide, sogna escursioni. Il tutto precipita poi quando a Napoli, negli anni del liceo, inizia a seguire il Maggio dei Monumenti e comincia a stendersi a terra per ammirare i soffitti delle chiese barocche partenopee. Non ha mai smesso… continua ancora a credere nella magia della storia dell’arte a Napoli, nella divulgazione, e nella necessità di fare scorgere il bello e la passione, anche nei luoghi in cui non li immaginiamo.
Ah, e poi ama il mare, il portoghese e il flusso di coscienza!