Incontri di primavera - L’otium contemplativo. Vita di una Certosa
Sabato 22 maggio | ore 10.30
Certosa e Museo Nazionale di San Martino
Luogo simbolo della città e della sua storia, teatro dell’evoluzione delle arti figurative a Napoli dal Medioevo al Settecento, ma soprattutto spazio di delicato equilibrio tra vita attiva e contemplativa, nel rispetto della peculiare regola dell’Ordine Certosino.
con Maria Morgera
La Certosa di San Martino era la Certosa Reale, la più importante delle tre campane.
Nata come luogo di vita e preghiera di Padri Certosini e Frati Conversi, essa era l’espressione dell’armonia tra negotium ed otium in una declinazione cristiana, tra lavoro manuale e preghiera.
Monumento di straordinaria bellezza, la Certosa reca su di sé le impronte della sua storia: restauri architettonici, ripensamento dei programmi iconografici, espulsione dei Padri, rifunzionalizzazione dei suoi spazi e infine Museo della città e delle sue memorie.
Attraverseremo insieme tutte queste stagioni, senza tuttavia dimenticare l’originaria identità della Certosa, monastero di otium contemplativo.
- appuntamento: ore 10.20 all’ingresso della Certosa e Museo Nazionale di San Martino
- costo della visita: 14 € a persona
- durata: 1 ora e 45 minuti
- numero massimo di partecipanti: 10
- i partecipanti dovranno provvedere autonomamente al biglietto d’ingresso al Museo che deve essere preacquistato entro venerdì 21 maggio
Per l’acquisto online del biglietto d’ingresso alla Certosa e Museo Nazionale di San Martino: COOPCULTUREPer tutte le info relative al Museo: Certosa e Museo Nazionale di San Martino
I partecipanti, durante l’intera durata della visita, dovranno indossare la mascherina e mantenere il distanziamento di almeno 1 metro.
Info: tel. 081 440438 (da lun. a ven. ore 10.00-14.00) | mail info@progettomuseo.com
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La nostra guida
Maria Morgera
Nata a Ischia, ma stregata da Napoli, da studentessa fuorisede ha vissuto intensamente la città in tutti i suoi quartieri, ciascuno coi propri colori, umori e sfaccettate differenti identità. Laureata in storia dell’arte, sognava di insegnarla nelle scuole ma, arrivata a un passo dal farlo, decide di dedicare tutta la sua passione per l’arte alla sua città e al territorio regionale di cui è guida autorizzata. Ama la varietà del suo lavoro, la sfida continua del doversi aggiornare e studiare, le settimane mai uguali, le persone sempre diverse che incontra. Il suo lavoro la fa sentire libera, come quando corre al tramonto vicino al mare o nuota di mattina presto con la musica nelle orecchie a farle compagnia. Come un attore col suo pubblico, fare il suo lavoro la fa sentire viva: come quando canta gospel col suo coro, rigorosamente in inglese, lingua madre nella sua vita precedente.